UNIVERSI PARALLELI

Viviamo tra universi paralleli che collidono
Le stranezze dei quanti? Sono solo il risultato di universi che si scontrano.
L’idea che il nostro potrebbe essere soltanto uno degli infiniti universi paralleli—alcuni molto simili tra loro, altri profondamente diversi—ha sempre catturato il cuore e la mente degli appassionati di fantascienza e non solo. Ma oggetti che esistono contemporaneamente in due posti, fasci di luce che si comportano come particelle e come onde allo stesso tempo sono solo alcuni dei bizzarri aspetti della realtà che la meccanica quantistica, e non la fantascienza, ha descritto.
Ma gli universi paralleli hanno un posto speciale in questa lista: potrebbero infatti essere la spiegazione di tutte le stranezze della fisica quantistica In uno studio pubblicato su Physical Review X, il fisico Howard Wiseman e colleghi hanno descritto le basi della loro nuova teoria dei “molti mondi interagenti”.
In questo nuovo approccio alla fisica quantistica, ogni mondo singolo sarebbe sottoposto alle regole della meccanica classica newtoniana. E tutte le bizzarrie dei quanti non sarebbero altro che il risultato delle interazioni tra questi vari mondi.
Questo approccio è in aperto contrasto con la tradizionale interpretazione “dei molti mondi” della meccanica quantistica, che dice più o meno questo: ci sono un certo numero di realtà parallele là fuori, e ogni volta che un evento viene osservato in ognuno di essi, quell’universo si dirama indipendentemente per generare un sacco di altre nuove realtà. Questo processo di universi che generano universi di riproduce all’infinito.
TUTTI GLI ALTRI MONDi SONO REALI QUANTO IL NOSTRO, ED ESISTONO DAL PRINCIPIO DEI TEMPI
Il problema dell’interpretazione del molti mondi è la sua poca chiarezza,” ha affermato Wiseman. “Detto brutalmente, non possiamo contare il numero di mondi che esistono in un certo momento. Questo rende l’intera teoria molto difficile da riconciliare con l’affermazione della realtà di questi mondi.
Invece la teoria dei “molti mondi che interagiscono” propone un numero fisso, sebbene enorme, di universi.
“Nella nostra teoria, tutti gli altri mondi sono reali quanto il nostro ed esistono fin dal principio dei tempi,” ha affermato Wiseman. “L’unico mistero riguarda quale sia il mondo particolare che occupiamo.”
Alcuni di questi universi sono nostri vicini cosmici, sono più o meno identici al nostro per la posizione di ogni singola particella. Secondo la teoria di Wiseman è una sorta di forza repulsiva tra questi “vicini” responsabile di tutti i fenomeni quantistici.

La meccanica quantistica è sempre stata un enigma a causa dei modi sottili ma profondi con cui si diversifica dalla meccanica newtoniana,” ha scritto Wiseman. “Che queste deviazioni possano essere dovute a delicate interazioni di mondi newtoniani con mondi paralleli “vicini” è una soluzione completamente nuova per affrontare gli aspetti oscuri della fisica quantistica.
E se non vi sembra un’interpretazione già abbastanza rivoluzionaria, pensate anche che le forze con cui gli universi interagirebbero non assomigliano a niente che sia mai stato osservato in precedenza. La maggior parte delle forze nella nostra esperienza riguardano due corpi distinti: si pensi all’interazione gravitazionale tra la Terra e la Luna, per esempio. Ma nella teoria di Wiseman le forze esisterebbero tra agglomerati di universi, e non portebbero essere scomposte in interazioni individuali tra due corpi.
Questa forza esiste soltanto quando gli universi sono vicini nel..be’ in qualsiasi spazio parallelo gli universi si trovino, mi ha detto Wiseman.
Se corretta, la teoria implicherebbe che la “funzione d’onda“, una complessa formulazione matematica che i fisici hanno sviluppato per descrivere come le particelle interagiscano, non fosse una componente fondamentale della realtà.
L’IDEA DI INTERAZIONI CON ALTRI UNIVERSI NON è Più PURA FANTASIA
Se la teoria elaborata dal team venisse provata, significherebbe che le conclusioni largamente accettate nel mondo scientifico basate sul principio di indeterminazione di Heisenberg sarebbero fatalmente scorrette.
Dal punto di vista operativo il principio di Heisenberg è ancora valido nella nostra teoria. Non possiamo mai conoscere velocità e posizione di una particella contemporaneamente,” ha affermato Wiseman. “Ma è la deduzione che è stata tratta da questo principio, cioè che le particelle non avrebbero allora definite posizioni e velocità, ad essere scorretta. Non possiamo semplicemente misurare quelle posizioni e velocità definite, perché molti altri universi interagiscono costantemente con il nostro.
Ci sono altre interpretazioni che riguardano la meccanica quantistica, e questa nuova ipotesi provoca sicuramente divisioni tra le varie fazioni della comunità scientifica. Ma Wiseman è ottimista e pensa che gli scettici possano essere convinti a prendere sul serio questo suo nuovo concetto. E per un buon motivo: le interazioni tra molti mondi avrebbero già portato al manifestarsi di caratteristiche standard della meccanica quantistica, tra cui l’esperimento della doppia fenditura, che spesso viene utilizzato per dimostrare che la luce può comportarsi sia come un’onda che come una particella.
Quindi la domanda che a questo punto sorge spontanea è: se gli universi paralleli alla fine non sono davvero così paralleli ma interagiscono, noi esseri umani saremo un giorno in grado di avere a che fare con gli altri universi vicino a noi?
Questa supposizione non fa parte della nostra teoria,” ha affermato Wiseman. “Ma se esiste una forza tra mondi paralleli puoi iniziare a fantasticare su cosa potrebbe accadere se questa forza non fosse esattamente ciò che abbiamo pensato noi. L’idea di interazioni con altri universi non è più solo fantasia.
Fonte:
https://motherboard.vice.com/it/article/la-collisione-di-universi-paralleli-spiegherebbe-le-stranezze-dei-quanti